Buongiorno a tutti.

Tempo grigio sulla megalopoli stamattina.

Oggi con i colleghi andremo a visitare ben 9 Charity diversi, dove lavorano  coppie di studenti.

la prima sorpresa della giornata arriva subito!

Dieci oche decidono di attraversare una strada ad alta velocità. Si fermano tutti per farle passare.

Avevo visto una scena del genere solo tanti anni fa, in televisione, erano dei cartoni animati.

E invece...

Prima tappa. Arriviamo al sobborgo di Downham a qualche chilometro dal nostro bed and breakfast.

Qui ci  lavorano Gaia e Arianna. Gaia si stava occupando della sistemazione del locale, Arianna stava stirando: lo si capisce dai guanti... Si trovano bene, il Charity è grande, c'è con loro una ragazza italiana.

Questo è il cartello appeso fuori dal negozio. "Bric a brac" deriva dal francese ed è da intendesi cianfrusaglia...

Intanto arrivano notizie da altri studenti. Una coppia di ragazze oggi non lavorerà in quanto non si è presentata al negozio la responsabile e dunque oggi è rimasto chiuso. Due ragazzi lasciano ieri sera fuori dalla porta le chiavi di casa e stamattina non sanno come fare... Un altro ragazzo ha perso l'abbonamento dei mezzi... insomma non ci si annoia mica.

Ci spostiamo a Bramley, il borgo più esteso della Grande Londra. Qui nacquero G. Wells (lo scrittore) e David Bowie (il cantautore). Oggi ci lavorano Alessia e Lara.

Le abbiamo trovate col secchio fuori dal negozio. Diverse persone lasciano una moneta, è un'usanza consolidata. All'interno del Charity comunque ogni paio d'ore circa, si occupano di fare attività diverse. Passeranno poi alla cassa, in magazzino, ecc. Tutti i volontari ruotano.

Un'altra sorpresa: si possono acquistare anche le scarpe!

Vicino ad Alessia e Lara, in un altra tipologia di Charity lavora un'altra coppia di ragazze.

Questo Charity propone anche mobili! Ed è molto grande.

Troviamo Sofia ed Elena dedite al montaggio di un armadio. Con loro un ragazzo fiorentino. Sono contente di questa attività. Anche la loro responsabile è contenta di averle in negozio (questo ce lo hanno detto in diversi).

Prendiamo un pullman a due piani e ci spostiamo nella località di Beckenham. Il nome sembra derivare da "Beohha's homestead" (fattoria di Beohha) (ham in Inglese Antico). Il Fiume Beck prese il nome dalla città.

In questo Charity ci lavorano Beatrice e Ilaria, sorpresa dal nostro arrivo (era alla cassa), Bea "trafficava"in magazzino. In alcuni di questi Charity sia io che i colleghi finiamo per acquistare qualcosa...

Bea ci mostra l'oggetto più odiato dai nostri studenti: la stiratrice. Altra sorpresa: non abbiamo visto il ferro da stiro, in questi negozi tutti stirano così.

Poco distante , sulla stessa via, nel centro della cittadina, troviamo altre due studentesse.

Elena e Matilde all'opera. In tutti i magazzini arriva ogni giorno tanta roba che bisogna sistemare e preparare per essere esposta nel locale adiacente. Lavorare in questi posti una settimana è troppo poco comunque per rendersi conto delle tante sfaccettature che un lavoro del genere offre. 

Pausa pranzo. Questo volantino lo troviamo appeso in un pub. Sottolinea simpaticamente il divieto a bere alcolici ai minorenni... 

Proseguiamo il nostro viaggio. Arriviamo al Charity ADL Life dove troviamo un'altra sorpresa: Mirko e Alessandro non ci sono. La responsabile ci dice che i volontari oggi erano in troppi e li ha mandati a casa. Domani chiederemo lumi a scuola. Forse non è stata adeguatamente informata che i nostri studenti hanno un contratto e va rispettato!

Passiamo anche da Martina e Francesca (che non hanno voluto la foto ricordo del loro posto di lavoro sul blog) e a M. e V. (andate a casa anticipatamente...anche qui non va mica tanto bene). Tutte e quattro lavorano nella stessa via del quartiere di Sydenham. E' incredibile quanti Charity ci sono, e quanta gente - di ogni ceto sociale - entra per acquistare!

Ci spostiamo a Forest Hill (il nome deriva da un bosco che ricopriva la collina tempo fa) ed è un distretto molto carino.

Nel negozio che vedete in foto ci lavorano una coppia di ragazzi.

Alessandro e Gabriele (finalmente in foto): contenti di essere qui: nel negozio, nei sobborghi londinesi, con questo gruppo!

Si fanno fotografare con la loro pettorina di lavoro.

Visto il tempo minaccioso, abbiamo dato appuntamento a tutti gli studenti al centro commerciale di Westfild.

E' un momento di incontro e di confronto collettivo perchè questa settimana tutti insieme si vedranno davvero poco. Ricordiamo loro di essere puntuali, di compilare e di fare firmare tutti i documenti dati la scorsa settimana, di avvisarci per tempo laddove ci sono dei problemi (sono distribuiti in 22 angoli della città). Altra sorpresa: oggi un paio di ragazze non sono state bene causa tempo (dal caldo degli scorsi giorni siamo passati al fresco) e/o per l'alimentazione. Sono a casa, nella famiglia inglese, domani approfondiremo. La stragrande maggioranza dei ragazzi/e è contenta di questa esperienza.

Dopo il "liberi tutti", c'è chi visita il centro commerciale, chi si reca in visita allo stadio, chi torna a casa per cena, chi resta fuori e noi finalmente ci fermiamo un'ora davanti a questo invitante piatto greco. Giornata molto itinerante quest'oggi!

Beatrice e Francesca avvisano il gruppo che stasera cucinano italiano per la loro famiglia inglese: "Cracco ci fa un baffo!"

E il padrone di casa apre una bottiglia di champagne.

Calano le prime ombre della sera e - stavolta con piacere - ci ritiriamo verso la maison: altri tre mezzi da prendere....e fanno 17, se non sbaglio. Ma c'è l'ultima sorpresa: sbagliamo destinazione.

A domani, credo!

ps. siamo comunque arrivati a casa...