E arrivo' anche il primo luglio.

Il giorno del ritorno a casa.

La sveglia è prima delle 5 un po' per tutti... 

L'alba!

Con un po' di fortuna riusciamo a fare colazione, la quasi tipica colazione inglese...

La foto è della prof.ssa Agostino: vista della finestra!

Ore 5.10: pronti fuori dal bed and breakfast.

Gli studenti arrivano alla spicciolata già a partire dalle 5.30

Alcuni però sbagliano il luogo di incontro, alcuni giungono con 20 minuti di ritardo. Altri arrivano in taxi preso alle 5.50 (all'ultimo momento) e non pagato dalla famiglia londinese...

In un'oretta e mezza, attraversando la città (passando anche dal famoso e ricco quartiere di Chelsea) e rasentando per tratti anche il Tamigi, giungiamo in aeroporto.

Diversi i problemi nel passare i controlli, qui ben più severi che da noi! Alcuni ragazzi sono stati perquisiti, altri avevano nel bagaglio a mano oggetti che non potevano tenere... Ad ogni modo - grazie anche alla grande organizzazione inglese - riusciamo ad avere un'oretta di tempo libero in attesa!

Pronti sulla pista di Heathrow, il grandissimo aeroporto londinese: diversi gli aerei in coda pronti al decollo! Se ne contano 3 in foto, se ne alzano uno ogni 20 secondi... alzando gli occhi sul cielo di Londra se ne vedeva sempre almeno uno: Londra ha ben 5 aeroporti!

Piacevole il viaggio a parte l'ultimo pezzo quando abbiamo dovuto entrare in queste nuvole... ma siamo arrivati in orario.
Ringrazio Dario per il simpatico omaggio che mi ha dato scendendo dall'aereo (lo ha trovato nel suo Charity Shop)!

Arrivati ai controlli (per chi va e viene con l'Inghilterra fa un controllo dei documenti in più) una ragazza si ricorda di aver lasciato il passaporto sulla tasca del sedile davanti al suo, sull'aereo! Questo ha comportato il fatto di dover andare a chiedere di riaverlo. Per questo motivo mi è spiaciuto non aver potuto salutare molti studenti e tanti genitori. La maggior parte degli studenti appena avuta la loro valigia se ne sono scappati (magari erano stanchi), un eroico gruppetto di genitori ha aspettato la nostra uscita (dai problemi degli studenti) per ringraziarci: grazie per la pazienza.

Finalmente alle ore 15 riesco a tornare a casa. E a vedere dal basso le stesse nuvole attraversate un paio d'ore prima. La stanchezza prende il sopravvento! E' stato un viaggio tutto in continuità, senza una pausa. Ora bisogna recuperare. 

Finalmente siamo alla fine. Oltre del viaggio, anche di questo racconto!

Finalmente... per modo di dire.

Sono davanti al mio PC di casa e vedo le foto in dimensione grandissima: che belle che sono alcune!
Le ho sempre viste su smartphone (o sul tablet comunque di pochi pollici).

Nei prossimi giorni lo rileggerò e mi sembrerà di leggere al passato remoto!

Che dire del Viaggio? E' andato tutto bene e questa è la cosa più importante.

Troppi gli studenti al seguito: quasi ogni momento c'era un più o meno piccolo problema da risolvere.

La location era bellissima, d'altronde Londra è uno dei luoghi più affascinanti del mondo: passate a vederla almeno una volta nella vita! I ragazzi/e (ritardi cronici a parte) si sono comportati bene, hanno vissuto un'esperienza nuova, hanno potuto vedere da vicino come vivono e - addirittura - come lavorano gli inglesi, coi loro pro e i loro contro, naturalmente. Hanno potuto apprezzare alcuni "aspetti inglesi" come il rispetto delle regole e il rispetto del bene pubblico (in primis i parchi e i Musei, ma anche tante altre cose) e privato (nessuna barriera di protezione alle abitazioni) dove noi italiani abbiamo ancora molto da imparare! Hanno potuto invece apprezzare di più la nostra cucina mediterranea...

Nel viaggio sono nate nuove amicizie e anche qualche amore... Si è rinforzata la padronanza della lingua inglese, in quanto tutti sono stati costretti ad adoperarla. Ci si è dovuti adattare a vivere per due settimane in un ambiente che non fosse creato su misura per loro e aver dovuto condividere la stanza, il bagno e le piccole problematiche quotidiane con almeno un compagna/o. La sensazione che ho avvertito è stata di soddisfazione generale (certo totale è impossibile, non tutti magari hanno gradito il posto di lavoro o la mansione assegnata (bè, se vi avessero chiesto di stirare vi sareste lamentati anche voi)) o non hanno trovato la famiglia ideale che potesse accoglierli. Ma tant'è, così è la vita. Potrei continuare a scrivere per ore, ma poserei qui penna e calamaio... preferendo, almeno per stasera, andare a riposare.

Chiuderei qui il racconto di questo viaggio che è stato scritto con tanto piacere e con altrettanta gradevolezza - mi è stato riferito - letto dai più. Saluto tutti e vi aspetto per leggere le avventure del prossimo Viaggio!
Cordialmente, Pierluigi Maruca